Segnalazione urgente di criticità operative e gestionali che compromettono il benessere del personale in servizio presso la Compagnia P.I. di Ancona.

La scrivente Organizzazione Sindacale, nell’esercizio delle proprie funzioni di tutela collettiva del personale, intende sottoporre alla Vostra cortese attenzione una serie di rilevanti criticità emerse da alcune segnalazioni pervenuteci, relative alla Compagnia P.I. di Ancona. Tali problematiche, per la loro natura e frequenza, potrebbero potenzialmente comportare il grave rischio di compromettere la serenità dello svolgimento del servizio, con evidenti e non trascurabili ripercussioni sulla gestione della vita privata e familiare del personale, nonché incidendo, quindi, sul benessere psicofisico del personale. Si elencano, di seguito i fatti riscontrati, che richiedono, a parere della scrivente Organizzazione Sindacale, la più attenta considerazione e un tempestivo intervento risolutivo.
Nonostante la regolarità nella presentazione delle istanze di licenza e/o permessi studio, sembrerebbe che il personale apprenda della concessione dell’autorizzazione solo tramite la programmazione settimanale dei turni, dovendosi assentare dal servizio senza la necessaria e prevista conferma ufficiale su IntegraWeb. Tale modus operandi si aggrava nel momento in cui l’autorizzazione viene rilasciata con una successiva e non tempestivamente comunicata riduzione dei giorni richiesti, appresa dall’interessato solo durante la fruizione del periodo di assenza tramite IntegraWeb. Questa prassi genera un significativo e ingiustificato disagio, imponendo al personale interessato la riorganizzazione
urgente delle proprie esigenze personali e l’anticipo del rientro, talvolta traducendosi in ulteriori esborsi economici per la modifica dei titoli di viaggio. Si osserva, inoltre, che le generiche “esigenze di servizio” addotte costantemente e sistematicamente per tali modifiche, si concretizzano in un impiego ordinario in pattuglie di controllo del territorio e 117, suggerendo l’assenza di un’effettiva e inderogabile condizione di emergenza operativa. La medesima anomalia è riscontrata anche in relazione ai permessi studio previsti dalla normativa vigente.
Inoltre, la programmazione settimanale dei turni, pur approvata dal Comandante, risulta essere spesso disattesa. Il personale subisce lo stravolgimento dei propri turni con comunicazioni quotidiane, talvolta veicolate in orario pomeridiano avanzato dall’Ufficio Servizi (anche oltre le ore 15:30).
Questa instabilità gestionale determina una cronica incertezza nel personale che impedisce la corretta e necessaria pianificazione degli impegni della vita privata (visite mediche, impegni familiari, esigenze della prole, ecc.) con il rischio di compromettere seriamente il clima organizzativo degli ambienti di lavoro.
A tale proposito, si evidenzia che l’elevato carico di lavoro caratteristico dello specifico comparto, e acuito dalle descritte instabilità, sembrerebbe produrre un’elevata e costante produzione di ore di straordinario, a fronte di un modesto capitolo di spesa destinato al Reparto. Tale discrepanza, costituisce un chiaro indicatore del sacrificio d’impiego richiesto e merita, peraltro, la dovuta attenzione gestionale e finanziaria.
Risulta che, in più occasioni, il Comandante abbia disposto sulla programmazione settimanale l’anticipo sia del riposo settimanale sia delle festività particolari e infrasettimanali. Pur essendo stato evidenziato dal personale che la circolare del Corpo disciplina tale facoltà esclusivamente per il Riposo settimanale, la prassi non è stata assolutamente corretta.
A ulteriore precisazione, si segnala che in più occasioni il personale collocato a riposo settimanale risultavano aver effettuato turni di servizio 117 attigui, nel giorno precedente al riposo (18/24) e successivo rimontante (00/06). Questa sequenza, compromette di fatto, la piena e salutare fruizione del recupero psicofisico, principio fondamentale per la tutela del lavoratore.
Nel corso dell’anno, in diverse circostanze, è stato altresì disposto il blocco cautelare totale delle assenze per esigenze di servizio. La motivazione sottesa sembra risiedere nella mera possibilità di impieghi in attività di ordine pubblico non ufficialmente comunicati. Si sottolinea con la determinazione del caso che, in assenza di successive conferme d’impiego, i militari bloccati siano stati regolarmente utilizzati in normali servizi di pattuglia, configurandosi un inutile e ingiustificato pregiudizio per la loro vita privata.
È stato riscontrato che militari con istanze di corsi di formazione e abilitazione in corso siano stati sensibilizzati dall’Ufficio Servizi a ritirare le medesime, creando un effetto di demotivazione personale, nonché lo svilimento delle legittime aspirazioni di crescita professionale.
Infine, è doveroso richiamare l’attenzione sulla problematica logistica che incide quotidianamente sull’organizzazione del lavoro del Reparto. La carenza di parcheggi esterni e la collocazione dei mezzi di servizio in tre diverse posizioni, obbliga i militari che effettuano turni di pattuglia e servizi di tutele/ordine pubblico ad anticipare notevolmente il raggiungimento della sede per la ricerca del parcheggio della propria autovettura, la quale in alcuni casi causa un significativo e scomodo spostamento pedonale. Si ricorda che il Reparto, situato nella sede del Comando Provinciale e Gruppo di Ancona, ha una disponibilità estremamente ridotta (circa 10 posti auto esterni) a fronte della totalità dei militari impiegati nella sede.

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