Illustre Signor Ministro, con la presente, la scrivente Organizzazione Sindacale, annoverata tra quelle maggiormente rappresentative a livello nazionale e portatrice degli interessi collettivi dei propri iscritti e, in linea generale, di tutto il personale della Guardia di Finanza, intende sottoporre alla Sua cortese attenzione la problematica della mancata erogazione dei buoni pasto al personale del Corpo, la quale purtroppo, in numerose regioni perdura da Gennaio scorso, con pesanti ripercussioni significative sulla sfera economica del personale, in quanto lo stesso non riceve il previsto ristoro economico tramite erogazione del ticket restaurant in tempi equi e ragionevoli, dando vita, in tal modo, ad una incisione del diritto spettante, maturato a seguito dell’espletamento del servizio e discendente dal contratto di lavoro.
Le cause principali sono da individuarsi verosimilmente nella gestione prioritaria, spesso paralizzante ed esclusiva, degli strumenti messi a disposizione (convenzioni, accordi quadro) di Consip S.p.A., ai quali, frequentemente, si aggiunge una grave sottostima delle esigenze di approvvigionamento, atteso che già a far data dai primi mesi dell’anno i lotti individuati risultano esauriti e, allo stesso modo, anche i plafond dei lotti di riserva messi a disposizione.
Da ciò, ne consegue l’impossibilità dell’Amministrazione di poter erogare i ticket restaurant al proprio personale avente titolo, con la naturale conseguenza che lo stesso deve attendere mesi e mesi prima di vedersi erogato quanto spettante. La legge n.296 del 27 dicembre 2006 art.1 c.c. 449 – 450, infatti, disciplina chiaramente che l’acquisizione dei ticket restaurant, in linea generale, deve avvenire tramite convenzioni Consip S.p.A. e solo in presenza di una condizione non vantaggiosa delle predette convezioni, dell’assenza delle stesse o di esaurimento dei plafond, si può optare per una acquisizione tramite SDAPA/MEPA.
Come è noto, l’iter alternativo previsto dalla legge, una volta configurato nella realtà, presenta non poche difficoltà in quanto le gare per l’affidamento del servizio, a cura delle Amministrazioni, registrano ritardi cronici dovuti a tempi tecnici lunghissimi, nonché alla presenza di procedure concorsuali che, paradossalmente, vanno deserte, oppure a causa di contenziosi che rendono biblici i tempi di effettiva erogazione del servizio.
Allo scenario sopra descritto, quindi, si aggiunge l’impossibilità dell’Amministrazione di trovare ulteriori soluzioni tampone, agevoli e veloci, per una situazione che, di fatto, colpisce esclusivamente il personale, poiché si vede costretto a dover anticipare di tasca propria il costo dei pasti spettanti anche per nove mesi/un anno.
Spesso, peraltro, i ticket restaurant di società aggiudicatarie, a causa di provvigioni più elevate o di una diffusione organizzativa meno capillare, rispetto alle altre, diventano non spendibili, di fatto, presso gli esercizi convenzionati della regione interessata. Tale situazione è inaccettabile e rischia di diventare fortemente lesiva della dignità professionale dei colleghi che prestano quotidianamente servizio in condizioni già di forte stress operativo e con turnazioni diuturne gravose.