Solo dopo tre mesi circa dalla sua operatività, il SIAF bruciando tutte le tappe, ha raggiunto un numero di iscritti pari a circa 500 appartenenti al Corpo che hanno già rilasciato la delega stipendiale o che si apprestano a rilasciarla in questi gironi.
Un risultato che ci inorgoglisce non poco, nella considerazione del difficilissimo percorso culturale che il processo sindacale sta vivendo, nonché nella presa d’atto che le altre sigle della Guardia di Finanza, ad oggi, dopo ben 5 anni dalla loro operatività, hanno un numero medio di iscritti che oscilla dai 1600 ai 2800. La proporzione ci restituisce un dato oggettivo che fa emergere lo straordinario lavoro svolto fino ad oggi dal SIAF in soli tre mesi.
Proprio alla luce di questa fiducia straordinaria che il personale del Corpo sta riponendo verso la nostra sigla e soprattutto grazie alla serietà, alla dedizione, all’altruismo mostrato ogni giorno dai tanti attivisti che si dedicano alle problematiche dei colleghi, si é deciso di accelerare le procedure congressuali nazionali e territoriali al fine di eleggere gli organismi direttivi ed esecutivi che per i prossimi quattro anni dovranno presenziare i luoghi di lavoro e prendersi cura degli iscritti curandone le esigenze e tutelandone le condizioni di lavoro.
Il 25 marzo, pertanto, lo svolgimento del congresso, al quale oltre ai congressisti di tutte le regioni parteciperanno illustri giuristi e accademici, costituirà un punto di partenza a seguito del quale, con rinnovata forza e determinazione, gli organismi SIAF nazionali e territoriali condurranno l’organizzazione verso il raggiungimento di nuovi ambiziosi traguardi in vista della nuova misurazione della rappresentatività che dovrà essere effettuata il prossimo 31 dicembre 2024 e che vedrà il SIAF rappresentativo e con un numero di deleghe elevato. Il quadro attuale, quindi, non é certamente quello definitivo e consolidato, come qualche sigla vuol far intendere al personale, dando tutto ormai per scontato e cristallizzato.
Il processo sindacale, infatti, é solo all’inizio e va avanti in modo lento e con ostracismi culturali ingiustificati che ne stanno impedendo una rapida e auspicabile crescita (basti pensare che su 60000 appartenenti al Corpo oggi solo 8000 circa sono sindacalizzati) e anche se fosse semplicemente in base ad un calcolo delle probabilità, a distanza di qualche anno gli iscritti ad una sigla sindacale si moltiplicheranno in modo esponenziale, offrendo chance a tutti gli attori in campo e dando vita, di fatto, a quel prezioso pluralismo che costituisce la forza della libertà sindacale tracciata dall’art. 39 della Costituzione e che tende a salvaguardare forme di corporativismo o peggio ancora condizioni che rievochino i cosiddetti sindacati gialli tenuti in vita dalla classe imprenditoriale nel passato, a detrimento dei lavoratori.
Ogni sigla, pertanto, cercherà di intercettare colleghi da iscrivere in forza alla qualità delle azioni che riuscirà a mettere in campo ed alla credibilità che dimostrerà, ma quel che é altrettanto certo é che nessuno oggi può affermare di avere l’esclusiva in questo processo di cambiamento epocale.
Ergersi, quindi, a unici interlocutori rappresentativi e legittimati, ai quali i colleghi devono affidarsi in via esclusiva e rilasciare la delega, costituisce intenti che rischiano di trasformarsi in una vera e propria mistificazione, peraltro condita da certezze che invece potrebbero senz’altro rivelarsi effimere.
Al SIAF non interessa certamente lucrare su qualche singola tessera o fare la rincorsa con chi piace esibire qualche tessera in più, essendo concentrati quotidianamente e prioritariamente nel creare la giusta cultura sindacale tra il personale, con l’auspicio che queste nostre azioni possano fare in modo di accrescere in ognuno la consapevolezza dell’importanza della straordinaria conquista ottenuta.
SIAF. Sindacato Italiano Autonomo Finanzieri
La forza dell’Autonomia e della credibilità.