La scrivente Organizzazione Sindacale, fortemente sollecitata da personale del Corpo iscritto e non, si rivolge alle SS.LL. con spirito di collaborazione e senso di responsabilità, per portare all’attenzione la grave criticità crescente del sotto organico dei raparti del nord.
In particolare, si evidenziano le difficoltà operative in reparti strategici come gli aeroporti di Milano Malpensa, Linate e altri comandi territoriali dislocati in Lombardia e nelle regioni limitrofe. In queste aree, la nota carenza cronica di personale ha raggiunto livelli allarmanti, con il rischio di compromettere persino la tenuta organizzativa dei servizi in vista del periodo estivo. La Lombardia, in particolare, rappresenta un territorio ad altissima intensità strategica ed operativa; come è noto, infatti, è il motore economico del Paese, punto nevralgico della produzione, della logistica e degli scambi internazionali. In questo contesto, la Guardia di Finanza è chiamata quotidianamente a garantire la legalità economico-finanziaria, il controllo delle frontiere e la repressione dei traffici illeciti. Eppure, proprio qui la scarsità di organico è rilevante e rischia di indebolire anche l’intera azione di presidio dello Stato.
È importante sottolineare che, nei reparti sopra menzionati, il servizio primario è rappresentato dalle attività di vigilanza e riscontro, regolate da apposite consegne operative. Pertanto, il personale disponibile deve essere prioritariamente destinato alla copertura di questi servizi fondamentali, indispensabili per la continuità e l’efficienza dell’azione istituzionale.
Questa carenza, già strutturale, si aggrava ulteriormente con l’arrivo della stagione estiva, rendendo quasi impossibile una programmazione regolare dei turni e delle ferie, e generando conseguenze molto pesanti sul personale e sui comandi interessati, quali:
1. aumento dei doppi turni e del carico lavorativo;
2. impossibilità di pianificare il tempo libero e i rientri del personale nei nuclei familiari;
3. disorientamento organizzativo;
4. forti ripercussioni sul benessere psicofisico del personale e sulla vita familiare.
Tutto ciò si traduce in un malessere diffuso, stress lavorativo e rischio di vivere un clima organizzativo degli ambienti di lavoro nefasto, con effetti negativi anche sui rapporti familiari, in particolar modo quando i Finanzieri operano a centinaia o migliaia di chilometri dalla propria residenza e con carichi familiari importanti. Per molti, la lontananza da casa, unita a turni imprevedibili, diventa un peso difficilmente sostenibile, aggravato dalla mancanza di sostegni strutturati.
Il SIAF, riconoscendo lo spirito di servizio e la dedizione dei Colleghi verso il lavoro che svolgono, lancia un appello urgente all’Amministrazione affinché si attivino misure straordinarie per rafforzare le dotazioni organiche nei reparti del Nord, con priorità per la Lombardia, e si adottino strumenti concreti di sostegno abitativo e sociale per il personale dislocato lontano dal proprio nucleo familiare.
In particolare, la scrivente Organizzazione Sindacale sollecita:
- un intervento urgente di riequilibrio del personale, anche attraverso mobilità straordinarie:
- assegnazioni mirate e potenziamento degli organici;
- politiche di welfare e supporto abitativo per il personale fuori sede;
- una programmazione ferie più equa e sostenibile, che tenga conto delle specificità dei
territori ad alta intensità operativa.
È essenziale che la gestione del lavoro sia improntata a razionalità, chiarezza e sostenibilità, poiché il benessere del personale rappresenta una condizione imprescindibile per la qualità del servizio reso alla collettività e per l’equilibrio interno all’Istituzione. Il SIAF, come sempre, resta a completa disposizione per un confronto costruttivo con l’Amministrazione, al fine di ricercare soluzioni condivise e tempestive, nel rispetto della esigenze del personale e dell’efficienza del Corpo.