Illustre Signor Ministro,
con la presente, la scrivente Organizzazione Sindacale, annoverata tra quelle maggiormente rappresentative a livello nazionale e portatrice degli interessi collettivi dei propri iscritti e, in linea generale, di tutto il personale della Guardia di Finanza, intende sottoporre alla Sua cortese
attenzione l’urgente necessità di procedere all’approvazione/registrazione dello schema del decreto relativo al “Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali”, istituito in favore del personale della Guardia di Finanza.
Come noto, tale fondo, previsto ai sensi dell’articolo 53 del D.P.R. 164/2002 come modificato dall’art. 29 del DPR 53/25, demanda alla S.V., su proposta del Comandante Generale della Guardia di Finanza, la determinazione dei criteri per la ripartizione delle risorse per l’efficienza dei servizi istituzionali annualmente disponibili e delle modalità applicative concernenti l’attribuzione dei compensi finalizzati a incentivare il personale, fino al grado di Capitano, nelle attività operative e di funzionamento, nonché a compensare l’impiego in compiti o incarichi che
comportino l’assunzione di specifiche responsabilità o disagi. Orbene, come è noto, tale decreto è finalizzato a incentivare e sostenere l’efficienza e l’efficacia dei servizi svolti dal Corpo, anche attraverso misure di riconoscimento economico collegate alla qualità e quantità delle prestazioni rese dal personale impiegato nei settori operativi più delicati e strategici per la sicurezza economico-finanziaria del Paese.
Tali misure divengono, per il personale rappresentato, un’incentivazione ulteriore al lavoro, nonché dimostrazione da parte dello Stato dell’ulteriore riconoscimento di natura economica per lo straordinario impegno diuturno che il personale del Corpo mette a disposizione nelle attività di tutela delle entrate e delle uscite dello Stato, degli Enti Locali e dell’Unione Europea.
Tuttavia, a distanza di diversi mesi dall’approvazione delle risorse in sede normativa e dalla disponibilità dei fondi allocati a bilancio, non risulta ancora emanato il necessario decreto ministeriale volto a rendere concretamente operativo il meccanismo di assegnazione e riparto delle
risorse previste. Tali lungaggini, se non contenute, rischiano di compromettere il principio di tempestività che dovrebbe caratterizzare l’erogazione di incentivi legati all’efficienza istituzionale, con tutto ciò che ne consegue sotto la sfera motivazionale del personale.
Il personale degli altri Corpi, infatti, riceverà il FESI in questi mesi, in linea con le tempistiche degli anni passati, mentre il personale della GdF, da ciò che si sta delineando, lo riceverà, probabilmente, non prima di Settembre/Ottobre.
In un contesto operativo sempre più complesso, infatti, in cui il personale della Guardia di Finanza è chiamato a fronteggiare nuove e crescenti sfide in materia di contrasto all’evasione fiscale, alla criminalità economica e al riciclaggio, risulta fondamentale poter contare su strumenti
tempestivi di valorizzazione professionale concreti, coerenti con le aspettative legittime del personale interessato. Pertanto, con la massima fiducia nelle Istituzioni e nella Sua persona, si chiede un intervento urgente da parte di codesto dicastero affinché venga approvato e registrato al più presto il decreto previsto, dando piena attuazione alle disposizioni normative e restituendo concretezza all’impegno istituzionale assunto nei confronti degli operatori della Guardia di Finanza.
Protocollo d’intesa PA110 e Lode. Il SIAF scrive alle università di Trento e Bolzano. Un’opportunità strategica per innovare e crescere professionalmente.
Egregi Rettori, la scrivente organizzazione sindacale, rappresentativa a livello nazionale, intende contribuire al processo graduale e costante di formazione e...