Pregiatissimi,
la scrivente Organizzazione Sindacale Rappresentativa a Livello Nazionale è stata fortemente sensibilizzata ad intervenire sulla mancata corresponsione dell’indennità di presenza esterna1 in favore del personale esecutore della Banda Musicale della Guardia di Finanza.
La presente istanza muove dalla constatazione che gli esecutori delle Bande musicali dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato beneficino del riconoscimento di tale indennità per servizi svolti all’aperto, in situazioni del tutto analoghe a quelle affrontate dal personale della Guardia di Finanza. Questa difformità di trattamento, nonostante si tratti di medesimo comparto Sicurezza/Difesa, genera una questione di equità che il SIAF auspica possa essere prontamente superata.
Al riguardo, appare di conforto per la tesi sostenuta dalla scrivente O.S. il Compendio sul “Trattamento economico accessorio del personale” del Corpo (ed. vigente), laddove viene declinato che l’indennità in argomento è riconosciuta al personale impiegato in servizi esterni formalmente disposti, organizzati in “turni”, aventi una durata continuativa di almeno tre ore, e svolti in condizioni di disagio ambientale e esposizione agli agenti atmosferici (c.d. “a cielo aperto”).
Il Consiglio di Stato, sez. IV, 5 luglio 2007 , n. 3826) con tale sentenza ha effettuato una ricostruzione giuridica della genesi dell’indennità in parola, inquadrando l’istituto alla necessità di favorire il personale che si trova ad operare in situazioni di particolare disagio, dovuto all’esposizione ad agenti atmosferici o alla particolare diversità del luogo di lavoro. A tal riguardo, è notorio che la Banda musicale della Guardia di Finanza sia spesso impiegata in concerti e cerimonie che si svolgono all’aperto (“cielo aperto”), oppure in strutture di terzi non di proprietà del Corpo, con quanto ne consegue in termine di disagio lavorativo rispetto all’ordinario servizio; attività che, per essere espletate, soddisfano giocoforza anche gli altri requisiti richiesti.
Ne discende, pertanto, il diritto alla percezione, allorquando, il servizio si svolga in ambiente esterno rispetto ai locali dell’ufficio di appartenenza in condizioni di particolare disagio, consistenti anche nell’esposizione ad agenti atmosferici e a rischi connessi alla prestazione del servizio all’esterno di edifici e di uffici ove normalmente viene svolta la prestazione.
Le attività della banda del Corpo sono espletate con carattere di continuità, in maniera stabile e continuativa, sono organizzate in turni di almeno tre ore e sono prestate in base a formali ordini di servizio.
Nonostante ciò, ad oggi, risulta che l’emolumento di cui trattasi sia erogato al personale della Banda musicale soltanto ed esclusivamente in occasione di concerti presso il Palazzo del Quirinale, nonostante i medesimi presupposti normativi e oggettivi richiamati chiaramente nel menzionato Compendio, siano riscontrabili in molteplici altre occasioni di esibizione.
In virtù di quanto esposto, considerata l’importanza e il vanto che la Banda rappresenta per il Corpo volano di promozione d’immagine per la Guardia di Finanza – nell’ottica di garantire la piena equità anche con le altre bande degli altri Corpo, nonché la valorizzazione del personale, si chiede una favorevole valutazione in merito alla possibilità di corrispondere l’indennità di presenza esterna ai musicisti professionisti per tutti i servizi che soddisfano i presupposti di legge soprarichiamati, superando l’attuale impostazione limitativa.
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