La questione del mancato ricalcolo e adeguamento stipendiale dei vicebrigadieri del 26° corso, che hanno ottenuto il grado con decorrenza settembre e ottobre 2023, richiede una riflessione ed un’analisi approfondita. È evidente che esista una disparità di trattamento tra i militari interessati dall’assegno ad personam e quelli che ne sono esclusi, i quali hanno già visto regolarizzata la propria posizione nel mese di marzo u.s. Questo mancato adeguamento genera inevitabili e comprensibili preoccupazioni e risentimenti tra il personale interessato, soprattutto considerata l’importanza di un equo riconoscimento economico in linea con i nuovi gradi acquisiti (e conseguenti responsabilità). Dalle scarne notizie trapelate, la problematica sembra derivare dalla modalità di riassorbimento dell’assegno ad personam, che potrebbe aver comportato un processo più complesso di calcolo e adeguamento rispetto agli altri casi. Tuttavia, è inaccettabile che a distanza di un lasso temporale così importante, dalla decorrenza del grado, non siano ancora state fornite notizie ufficiali, né tantomeno indicazioni precise sui tempi di risoluzione.
È fondamentale, infatti, che le articolazioni competenti facciano il possibile per garantire al personale interessato la stessa celerità di adeguamento stipendiale riservata ai loro colleghi che si trovano in analoghe condizioni. Il mancato aggiornamento del “cedolino paga” del personale interessato, non è solo una questione di importi economici, ma rischia di scivolare in una incomprensibile inadempienza che mal si concilia con i criteri di partecipazione, celerità e puntualità dell’azione amministrativa, che finisce per generare forte malcontento ed incidere anche negativamente sul riconoscimento professionale, sulla serenità del personale e sulla sfera motivazionale, vieppiù qualora si tratti di criticità arcinote da qualche anno.
È doveroso, pertanto, che chi ha conseguito il grado per titoli o per titoli ed esami, riceva al più presto un trattamento corrispondente alla nuova posizione d’impiego e che l’Amministrazione, in presenza di criticità o di tempistiche più lunghe necessarie per un’adeguata risoluzione, fornisca, in ogni caso, risposte chiare e tempestive agli interessati, anche in forma collettiva e pubblica, se più rapida e confacente.
La scrivente Organizzazione Sindacale resta in attesa di conoscere con cortese sollecitudine, quindi, quali siano le difficoltà che impediscano l’adeguamento stipendiale del personale in narrazione, nonché le tempistiche ipotizzate entro le quali si intenda comunque provvedere.
Congratulazioni all’equipaggio della Vedetta V. 841 della Guardia di Finanza di Cagliari
Il SIAF - Sindacato Italiano Autonomo Finanzieri (Area Polizia del Mare) desidera complimentarsi per il brillante intervento condotto dalla Vedetta...